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Fabbrica Carl Gustafs  Stads Gevärfaktori in Eskilstuna.
Modello Automatgevär m/42B
Produzione totale circa 30000 armi dal 1942 al 1945.
Tipo Fucile semiautomatico a recupero di gas diretto.
Calibro 6,5mm m/94 skarp patron, Skarp Patron m/94, projektil m/41.
Canna Lunghezza  6637mm; rigatura a 6 principi ad andamento destrorso.
Sistema di percussione Diretto.
Alimentazione Serbatoio a serbatoio amovibile dalla capacità di 10 colpi.
Peso dello scatto Circa 2.000 g.
Estrattore Per mezzo di un unghia posta sull’otturatore.
Espulsione Per mezzo di perno metallico che entra in contatto con il fondello della cartuccia.
Congegni di puntamento
Alzo del tipo a cursore su base elevata per mezzo di un tamburo laterale tarato da 100 a 600 metri per la 6,5mm m/94 skarp patron e da   100 a 800 metri per la Skarp Patron m/94, projektil m/41.
Congegni di sicurezza A bandiera su due posizioni.
Lunghezza totale 1.220 mm.
Peso Circa 4.500 g.
Materiali Acciaio per la meccanica; noce, faggio e betulla per i legni.
Numero di Catalogo Nazionale 2323
1 Il fucile AG m/42B visto dal lato destro. Non sarà sicuramente sfuggito l'aspetto estremamente classico tipico dei primi fucili semiautomatici nati poco prima o durante la II Guerra Mondiale.
2 Vista laterale del gruppo meccanico del fucile Ljungman consente di vedere alcune componeti particolari del fucile tipo B: uno dei due pomoli laterali che hanno la funzione di una manetta di armamento, il deflettore laterale per l'espulsione dei bossoli verso il davanti e il caricatore/serbatoio con i due ganci di blocco anteriore e posteriore. Non dimentichiamoci del castello saldato e fresato per inserirvi le lastrine di caricamento rapido dei vecchi ”Carl Gustafs”.
3 Il particolare sistema di alzo con rotella del fucile modificabile in elevazione per mezzo della rotella laterale. Si nota sopra il tamburo della rotella il riferimento alla palla Spitzer tipo M/41 mentre sull'alzo stesso la lettera .B.
4 Le iniziali dell’ispettore della Carl Gustafs Sten Walderma Stenmo l’utimo ispettore militare svedese della storia attivo presso la Carl  Gustafs e l’ Husqvarna dal 1942 al 1946.
5 Particolare della tacca di mira vista da dietro.
6 L’otturatore in chiusura visto da sopra con le caratteristiche “bozze” laterali che facilitano la presa e la manipolazione di questo.
7 Per facilitare la costruzione della nuova arma la commissione svedese degli armamenti chiese esplicitamente nel suo bando di gara, che la nuova arma potesse usare molte componeti del precedente fucile Mauser m/1896 in calibro 6,5x55.
8 La parte terminale della canna con la tipica base ospitante il mirino e il copri mirino a tunnel, spostabile in deriva usando l'apposita vite, e i vari fori del sistema con con la funzione di freno di bocca.
9 Fascetta mediana con anello per la cinghia tipo M1896 la stessa usata nei fucili Carl Gustafs/Mauser M/96.
10 Particolare attacco per la cinghia inferiore posto sulla pala del calcio in posizione disassata.
11 Lato destro della pala del calcio con il classico dischetto in ottone indicante il tipo di canna e i vari cambiamenti di foratura/diametro dopo ogni controllo in arsenale.
12 La meccanica del Ljungman con l'otturatore arretrato e ritirato all'interno del corpi otturatore.
13 La camera di cartuccia, l'elevatore del serbatoio e il tubo di spillamento dei gas visti in primo piano.
14 La levetta posteriore in posizione di sicura e ricaricamento dell'arma. L'unico metodo per ricaricare il serbatoio dell'AG m/42B senza separarlo dall'arma era il seguente: arretrare l'otturatore, girare la leva nella posizione di sicura così da bloccare la molla di sgancio dell'otturatore.
15 Concludiamo con  l'immancabile vista dal lato sinistro del fucile con il posizionamento laterale della cinghia la medesima del Modello 1896 Mauser.